Organismi Pastorali
IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
IL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI EONOMICI
- È un organismo consultivo di comunione e di corresponsabilità ecclesiale, per la continua crescita della comunità cristiana, chiamata ad essere annunciatrice nel mondo del Vangelo.
- Costituisce lo strumento di decisione e di corresponsabilità nella gestione della parrocchia
- Non esaurisce la soggettività della parrocchia ma ne è l’autentica espressione comunitaria
- Un Consiglio Pastorale che porta frutto
- La convinzione intima della comunione e della corresponsabilità, radicata nella Parola di Dio e nelle indicazioni della Chiesa, possono portare molti frutti anche in realtà piccole
- I compiti del Consiglio Pastorale
- Compito fondamentale è l’elaborazione, l’aggiornamento e l’applicazione del progetto pastorale parrocchiale secondo le linee del piano pastorale diocesano e in collaborazione con le parrocchie dell’unità pastorale
- Sono di competenza del Consiglio P anche le altre questioni pastorali, non esclusi i problemi pubblici e sociali della comunità (pace, giustizia, tolleranza, altre religioni…)
- Per camminare insieme
- Il Consiglio Pastorale valorizza e coordina i diversi fenomeni associativi presenti e operanti nella parrocchia, adeguatamente rappresentati al suo interno, perché ciascuno tenda, secondo i propri specifici carsmi, al bene dell'inera comunità
- Uno strumento: le “Commissioni”
- Costituiscono il complemento necessario del Consiglio Pastorale
- Sono la parte operativa della pastorale: ricevono dal Consiglio Pastorale le linee generali e le attuano concretamente
- Possono essere istituzionali o temporanee
- Fondamentali: catechesi, liturgia, carità
- Altre: famiglia, giovani, cultura, sociale, tempo libero
- Composizione del Consiglio Pastorale
- Deve essere abbastanza numeroso da esprimere le varie realtà della parrocchia
- Ma non troppo numeroso da impedire una effettiva decisione pastorale
- Orientativamente tra 10 e 30 membri
- Designazione del Consiglio
Membri di diritto: - Parroco e sacerdoti collaboratori
- Consacrati impegnati nella vita pastorale (Suore)
- Uno o due rappresentanti per ogni gruppo o associazione presenti in parrocchia
Membri laici eletti (o nominati o autocandidati)
- Prospetto indicativo sugli abitanti: da 18 a 25 laici
- Il parroco ha la facoltà di scegliere fino a 4 persone
- Requisiti formali per far parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale
- Completamento della iniziazione cristiana
- Maggiore età
- Domicilio o attività stabile nella parrocchia
- È possibile far parte del Consiglio per diversi anni avendo l’accortezza di garantire continuità operativa e ricambio proficuo
- Requisiti sostanziali per far parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale
- Profonda vita cristiana, partecipazione all’Eucaristia domenicale, nutrimento della Parola e della preghiera
- Piena comunione con la Chiesa, sia nelle linee fondamentali sia in quelle attuali
- Spiccato senso ecclesiale e seria tensione spirituale
- Volontà di impegno
- Capacità di dialogo,
- Competenza, esperienza, conoscenza dei concreti bisogni della parrocchia
- Rifiuto di ogni spirito di parte
IL CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI EONOMICI
- È l’organo di collaborazione dei fedeli con il parroco nella gestione amministrativa della parrocchia
- Ha funzione consultiva
- Coadiuva il parroco nel predisporre il bilancio preventivo della Parrocchia
- Approva il rendiconto consuntivo
- Esprime il parere sugli atti di straordinaria amministrazione
- Cura l’aggiornamento annuale dello stato patrimoniale della parrocchia
- È composto dal parroco (che ne è il Presidente), dal viceparroco e da almeno tre fedeli nominati dal parroco, sentito il parere del CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
- I membri devono essere attivamente inseriti nella vita parrocchiale, dotati di spirito ecclesiale e possibilmente esperti in diritto e economia
- Dura in carica dai tre ai cinque anni