L’Azione cattolica ha collaborato per la buona riuscita della celebrazione della terza serata della Novena dell’Immacolata, sabato 1 dicembre 2018.
I teti usati nella celebrazione della parola sono riportati di seguito.
Dalla Prima lettera ai Corinzi (15, 51-58)
Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità. Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? l pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
Presentazione dell’iconografia
Nell’iconografia della Nikopeia, Maria è rappresentata frontalmente, seduta in trono e con il Bambin Gesù in braccio. L’icona che presentiamo è un’immagine sacra su tavola di legno custodita nella basilica di San Marco a Venezia. È un’icona di origine bizantina del IX-X secolo. Questa celebre icona di Costantinopoli si trova dal XIII secolo nella cattedrale di San Marco. Lo spostamento da Costantinopoli a Venezia avvenne in seguito alla quarta Crociata. L’aureola e la collana della Madonna erano rivestite di pietre preziose. Il bambin Gesù è raffigurato più piccolo rispetto Maria; veste una tunica chiara e porta al collo un imponente medaglione. Il volto della Madre sprigiona forza e ispira fiducia. La Madonna Nicopeia è esposta in San Marco, nell’omonima cappella all’inizio del transetto sinistro della basilica. Essa rappresenta un vero e proprio simbolo, quasi una patrona per Venezia, ed ogni giorno molti fedeli giungono a venerarla.
Nella sua omelia Padre Renato, dopo aver spiegato più a fondo i particolari della icona che veniva mostrata ai fedeli, ha sottolineato come Maria collabora alla vittoria di Cristo, Suo Figlio, alla vittoria sulla morte e sulle divisioni che sono una contro testimonianza della missione della chiesa.