Novena dell’Immacolata 2018 – IX sera

Pubblicato giorno 7 dicembre 2018 - Vita della Comunità

La Confraternita S. Antonio, venerdì 7 dicembre 2018, ha animato l’ultima sera della novena in preparazione della celebrazione della solennità dell’Immacolata. Il tema era la “MADONNA IMMACOLATA, LA MADRE TOTA PULCHRA”. I testi che sono stati proclamati sono stati i seguenti:

Dal libro della Gènesi
[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Dal Vangelo secondo Luca (1, 26-31.38)
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Presentazione dell’icona
Immacolata_VelasquezNella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi. La Chiesa e la tradizione latina esprimono con il concetto di “Immacolata”, e nelle icone sacre che a questo si ispirano, proprio l’assenza di ogni peccato che caratterizza la figura di Maria, mentre la Chiesa ortodossa, con il titolo di “Tutta Santa” (“Panaghìa”), sottolinea la presenza di tutte le virtù e di tutto lo splendore che derivano da questa purezza.
L’icona dell’Immacolata Concezione racchiude in sé entrambe queste due sfumature: quella “negativa”, intesa come assenza di macchia e quella “positiva”, intesa come la ricchezza e la bellezza della creatura più vicina a Dio e a lui più gradita. L’immagine dell’Immacolata è uno dei temi più importanti tra quelli della storia delle icone, soprattutto di quelle occidentali, poiché le icone orientali raramente riproducono la Madonna senza il bambino. Il dipinto che presentiamo è di Diego Velasquez, pittore spagnolo del 600. È custodito nella National Gallery di Londra. Questa immagine si conforma alla visione apocalittica di san Giovanni: una donna vestita di sole, unita dolcemente al cielo, incoronata di stelle e    la luna sotto i piedi.hdr

Nella sua omelia Padre Renato, dopo aver ripercorso brevemente i temi trattati nel corso di questa novena, ha messo in evidenza come la promessa contenuta nel brano del libro della Genesi che è stato proclamato, si è compiuto, attraverso il sì di Maria, nella persona e nell’opera di Gesù, la stirpe di Maria.

Al termine della celebrazione, o confratelli della Confraternita di Sant’Antonio hanno portato dei presepi, che saranno distribuiti nei prossimi giorni nelle case.

E infine, c’è stata l’apertura del presepe, preparato quest’anno da un gruppo di giovani, accompagnati da Paola, la loro insegnante, e sostenuti, nella parte tecnica, dal “Gruppo del Santuario”.cof