Festa diocesana della famiglia

Pubblicato giorno 25 aprile 2015 - Vita della Comunità

Clima festoso quello che ha accompagnato lo svolgimento della Festa diocesana della famiglia,  che si è tenuta al Palazzo dello sport a Popoli, sabato 25 aprile 2015. Il tema, quanto mai attuale: “Famiglia e lavoro, nella precarietà la speranza”

Organizzata dall’Ufficio della famiglia della Diocesi,  ha visto la partecipazione del Vescovo Mons. Angelo Spina,  l’intervento del Professore Giuseppe Savagnone di Palermo e, nel pomeriggio,  la testimonianza di diverse persone e istituzioni. La nostra Parrocchia era rappresentata da più di 30 persone: mamme,  papà e figli gioiosamente mescolati a tante altre famiglie di tutta la Diocesi.  E per molti è stata un’occasione per reincontrarsi dopo tanti anni.

Nel saluto iniziale,  il Vescovo ha parlato di desertificazione umana: il calo demografico, segno e causa di perdita di speranza. Di fronte a questa situazione,  la Chiesa non può restare cieca, sorda e muta. E la festa di oggi è una risposta piena di speranza.

Giuseppe Savagnone, nel suo intervento, sottolinea come la precarietà può far morire la speranza. Ma anche è vero il contrario, che la speranza può cambiare le precarietà.

Da un punto di vista della sociologia, si osserva la diffusa presenza della cultura della precarietà (nel lavoro, nella famiglia). Molte persone vivono ripiegate sul presente. Per il lavoro, è venuto meno il posto, ma soprattutto il nostro modo di concepire il lavoro: ora lo si vede solo come fonte della autorealizzazione. E’ la fine del futuro.

Per quanto riguarda la famiglia, si assiste ad un bipolarismo tra autonomia e dono. Quest’ultimo crea un legame. Il mercato ha eliminato il legame del dono. Si cerca l’autonomia nei rapporti con l’altro. Ma la vera libertà è adesione a qualcuno: sono libero se investo la libertà per qualcuno. 

La speranza valorizza la precarietà. Necessità di mettere in relazione risorsa e bisogno, da scoprire in modo reale. Ancora, si tratta di passare da una morale del dovere, a quella delle virtù, fare un percorso per educare il desiderio.

Nel pomeriggio si sono ascoltate alcune testimonianze, prima delle quali quella della nostra compaesana Maria Assunta Rossi, che ha parlato del suo ruolo di moglie, madre e imprenditrice, sottolineando il ruolo fondamentale della famiglia come motore per l’impegno.

Alcune ragazze del “Progetto Policoro” hanno dato la loro esperienza. giovani che lavorano per i giovani. E’ un progetto che vuole rendere i giovani protagonisti del rinnovamento. L’individuo, quando trova la forza, è capace di trasformare la realtà.

La festa è poi continuata con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, e concelebrata da tanti sacerdoti presenti sin dal mattino con i loro parrocchiani.

Un resoconto più dettagliato dell’incontro si trova qui: http://www.diocesisulmona-valva.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2137:popoli-festa-della-famiglia-2015&catid=18:ufficio-di-pastorale-familiare&Itemid=50