Con la Quaresima, riprende la pratica della Via Crucis per le vie del paese

Pubblicato giorno 2 marzo 2017 - Vita della Comunità


Pubblichiamo il calendario dei percorsi della Via Crucis di quest’anno, con alcune interessanti note storiche e spirituali.

Pochi pii esercizi sono tanto amati quanto la Via Crucis nell’Occidente cristiano. Essa rinvia al tratto ultimo del cammino percorso da Gesù durante la sua vita terrena.Via Crucis 1

La vita di Gesù è cammino tracciato dallo Spirito. L’ultimo tratto è indicibilmente duro e doloroso. Gli evangelisti hanno indugiato nella descrizione della Via Crucis che il Figlio di Dio e Figlio dell’uomo percorse per il suo amore verso il Padre e verso i figli degli uomini. In ogni passo di Gesù si avvicina all’attuazione piena del disegno salvifico.

Ogni incontro di Gesù su quella via di dolore è occasione per un supremo insegnamento, per un ultimo sguardo, per una estrema offerta di riconciliazione e di pace.

La Chiesa ha conservato memoria delle parole e degli avvenimenti degli ultimi giorni del suo Sposo e Signore. Essa sa che in ogni episodio accaduto durante quel cammino si cela un mistero di grazia, è racchiuso un gesto di amore per lei.

La Chiesa di Gerusalemme manifestò molto presto la sua attenzione per i « luoghi santi ». Gerusalemme è la città della Via Crucis storica. Essa sola ha questo grande tragico privilegio. Lungo il Medio Evo il fascino dei « luoghi santi » suscita il desiderio di riprodurli nella propria terra: alcuni pellegrini, al ritorno da Gerusalemme, li riproducono nelle loro città. Il complesso delle sette chiese di Santo Stefano a Bologna è ritenuto l’esempio più notevole di tali « riproduzioni ».Percorsi Via Crucis 2017

La Via Crucis, nel senso attuale del termine, risale al Medio Evo inoltrato. San Bernardo di Chiaravalle (+ 1153), san Francesco d’Assisi (+ 1226) e san Bonaventura da Bagnoregio (+ 1274), per la loro devozione, affettuosa e partecipe, prepararono il terreno su cui sorgerà il pio esercizio.

Al clima di pietà compassionevole verso il mistero della Passione si deve aggiungere l’entusiasmo sollevato dalle Crociate che si propongono di ricuperare il Santo Sepolcro, il rifiorire dei pellegrinaggi a partire dal secolo XII e la presenza stabile, dal 1233, dei frati minori francescani nei « luoghi santi ».

La Via Crucis, nella sua forma attuale, con le stesse quattordici stazioni disposte nello stesso ordine, è attestata in Spagna nella prima metà del secolo XVП, soprattutto in ambienti francescani. Dalla penisola iberica essa passò prima in Sardegna, allora sotto il dominio della corona spagnola, e poi nella penisola italica. Qui incontrò un convinto ed efficace propagatore in San Leonardo da Porto Maurizio (+ 1751), frate minore, instancabile missionario; egli eresse personalmente oltre 572 Via Crucis, delle quali è rimasta famosa quella eretta nel Colosseo, su richiesta di Benedetto XIV, il 27 dicembre 1750, a ricordo di quell’Anno Santo.Via Crucis 2

Partecipando alla Via Crucis, ogni discepolo di Gesù riafferma la propria adesione al Maestro: per piangere il proprio peccato come Pietro; per aprirsi, come il Buon Ladrone, alla fede in Gesù, Messia sofferente; per restare presso la Croce di Cristo, come la Madre e il discepolo, e lì accogliere con essi la Parola che salva, il Sangue che purifica, lo Spirito che dà la vita.

(Adattamento di un testo di PIERO MARINI, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie)