Sabato 5 Agosto 2017, a conclusione di una novena di preparazione, si è celebrata la festa della Madonna della Neve, titolo che affonda le sue origini nei primi secoli della Chiesa.
Si tramanda che nel IV secolo, una nobile e ricca famiglia di patrizi romani decise di offrire i propri beni alla Santa Vergine, per la costruzione di una chiesa a lei dedicata.
La Madonna apparve in sogno ai coniugi la notte fra il 4 e il 5 agosto, indicando con un miracolo il luogo dove doveva sorgere la chiesa. La mattina dopo, i due coniugi si recarono da papa Liberio a raccontare il loro sogno. Avendo fatto anche il papa lo stesso sogno, si recarono sul luogo indicato, il colle Esquilino, e lo trovarono coperto di neve, in piena estate romana.
Il pontefice fece costruire una chiesa. Questa prima chiesa fu poi abbattuta al tempo di Papa Sisto III, per sostituirla con una basilica più grande e più bella, in ricordo del Concilio di Efeso, dove era stata solennemente decretata la Maternità Divina di Maria. La nuova chiesa, tuttora esistente, è la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
Il culto per la Madonna della Neve andò sempre più affermandosi, giungendo così anche a Pratola, dove fu eretta una cappellina. Nel testo “Appunti e memoria di storia pratolana” di P. Marcello Caselli si narra che nel 1741 detta cappellina ospitò l’attuale statua della Madonna della Libera prima che facesse il suo ingresso nel Santuario.
Detta Madonna era particolarmente invocata contro le febbri maligne”
Le celebrazioni di quest’anno hanno avuto la parte religiosa e quella civile.
Per la prima, oltre alla novena di preparazione già accennata, la sera di sabato 5 Agosto vi è stata la celebrazione dell’Eucarestia. Numerosi i fedeli che vi hanno partecipato, e numerosa e raccolta anche la folla che ha seguito con la preghiera la processione con la statua della Madonna per le vie del Rione.
La presenza e la bravura della banda cittadina ha inframezzato la recita del rosario, e alla fine ha allietato il momento di festa, curato dal Comitato della Madonna della Neve.
Grazie alla generosità di tanti, la festa è riuscita bella e partecipata.
