Stanchi, sudati, abbronzati da sole, ma contenti per fare qualcosa che non si faceva da più di 500 anni, da quando nel 1506 un anonimo pellegrino ha portato da Roma a Manoppello la preziosa reliquia di bisso, con impresso il Volto Santo: così si sono presentati i pellegrini del “Cammino del Volto Santo” che nel pomeriggio del 13 maggio 2015 ha toccato Pratola, nell’itinerario che, lungo più di 260 chilometri, li porterà, sabato 16, nel piccolo centro dell’Abruzzo, custode di tale preziosa reliquia.
“Lo sforzo organizzativo del Comune di Manoppello è stato grande – precisa una partecipante – nel suscitare l’interesse e la collaborazione dei 34 Comuni toccati da questo Cammino”. Ma c’è molto di più che una camminata, prima dopo tanti anni, e unica per l’impegno richiesto ai partecipanti, attraverso le bellezze di due Regioni (Lazio e Abruzzo). “Ci sono tante domande che mi hanno spinto ad aderire a questo cammino – interviene un altro pellegrino – e comincio ad avere delle risposte”. C’è anche il bisogno di riflettere sulle cose importanti della vita. Andare verso il Volto Santo è ciò che spinge questi pellegrini ad andare avanti. Anche la fatica e le difficoltà del pellegrinaggio, quando sono condivise, cambiano significato.
Dopo un po’ di riposo e qualche bibita fresca, preparata nell’Oratorio parrocchiale dal Comitato festeggiamenti 2015, i pellegrini si sono portati in Santuario, dove hanno seguito la narrazione dell’origine della devozione alla Madonna della Libera, e hanno potuto sostare davanti all’affresco e alla statua processionale. Una visita al Palazzo Colella, e poi ancora Dentro la Terra per vedere la Chiesa di San Pietro Celestino e della Santissima Trinità. Una meritata doccia alla “Casa del Pellegrino” e poi tempo di riposo, di preghiera e di riflessione. Domani si riparte: Roccacasale e Popoli aspettano i pellegrini.
“Il tuo volto Signore io cerco, non nascondermi il tuo volto”: con il salmo ci accomiatiamo dai pellegrini, che con il loro camminare ci ricordano che la vita del cristiano è un continuo cercare il volto del Signore.