Con la presenza delle comunità parrocchiali di Corfinio e Roccacasale e del loro parroco, Don Vincenzo Paura, è cominciata la Novena di preparazione alla festa della Madonna della Libera.
Il tempo incerto non ha trattenuto le persone dalla presenza a questo inizio importante. Il tema proposto alla meditazione dei presenti era “MARIA VERGINE REGINA E MADRE DELLA MISERICORDIA”. Di seguito riportiamo alcune delle considerazioni evidenziate da Don Vincenzo.
Proclamazione della Parola di Dio
Due titoli di frequente sono attribuiti alla beata Vergine, ambedue pieni di dolcezza e carissimi ai fedeli: «Regina di misericordia» e «Madre di misericordia».
Il titolo di «Regina di misericordia» celebra la benignità, la magnanimità, la dignità della beata Vergine esaltata nei cieli. Maria portando a compimento ciò che era stato prefigurato nella regina Ester, «interviene incessantemente per noi presso il Figlio» suo per la salvezza del popolo, che ricorre a lei fiducioso nelle tribolazioni e nei pericoli. La Madre del Signore e la «regina clemente» «esperta della benevolenza (di Dio), accoglie quanti nella tribolazione ricorrono a lei» e salutata «conforto dei penitenti e speranza dei miseri».
Il titolo di «Madre di misericordia», che per primo sant’Oddone († 942), abate di Cluny, si ritiene abbia attribuito alla Madonna, giustamente celebra la santa Vergine, sia perché ci ha generato Gesù Cristo, che è la misericordia visibile dell’invisibile Dio misericordioso, sia perché è madre spirituale dei fedeli, piena di grazia e di misericordia: la beata Vergine è chiamata «madre della misericordia» – scrive san Lorenzo da Brindisi -, il che significa che è infinitamente misericordiosa, madre clementissima e tenerissima, madre dolcissima». La Madre di Gesù, che ora è in cielo, presenta le necessità dei fedeli al Figlio suo, che, quando era in terra, supplicò per gli sposi a Cana.
La beata Vergine è celebrata anche come profetessa che esalta la misericordia di Dio; due volte nel cantico «Magnificat» ha lodato Dio che usa misericordia: «Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono»; «ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia». Per questo i fedeli desiderano vivamente «magnificare con Maria la bontà infinita» di Dio; donna che ha fatto un’esperienza della misericordia di Dio: «la regina clemente, esperta della benevolenza (di Dio), accoglie quanti nella tribolazione ricorrono a lei.
Tali parole sembrano echeggiare ciò che scrive San Giovanni Paolo Il riguardo alla beata Vergine: «Maria (…) in modo particolare ed eccezionale – come nessun altro – ha sperimentato la misericordia; (…) avendo fatto esperienza della misericordia in una maniera straordinaria».
Un congruo tempo di adorazione davanti al Santissimo solennemente esposto, ha permesso ai presenti di interiorizzare quanto evidenziato dalle letture bibliche e dalla omelia.