Si è ripetuta anche quest’anno la commovente manifestazione di devozione alla Madonna della Libera, che ha visto quasi trecento fedeli, venerdì 29 aprile 2016, partecipare al pellegrinaggio da Gioia dei Marsi fino a Pratola, per rendere omaggio alla Vergine Maria.
Non li ha spaventati la previsione del tempo brutto, non li ha fermati la stanchezza e la pioggia degli ultimi chilometri. Lungo il tragitto, si sono fermati nei vari paesi che hanno attraversato. Sono saliti a Forca Caruso, e sono scesi a Goriano Sicoli, accolti dalle persone del luogo. Qui hanno reso omaggio a Santa Gemma e consumato il loro pranzo. Dopo un tempo di riposo, hanno proseguito verso il valico detto “la spiaggia di Goriano”. E lì, in vista del santuario della Madonna, c’è stata una intensa preghiera di invocazione e di richiesta di aiuto alla Vergine Maria. Il cammino è poi proseguito scendendo verso Raiano, fino a giungere a Pratola.
All’ingresso del paese, sono stati accolti dalle autorità civili e militari. Accompagnati dalla banda, dai mazzieri e dai portatori, salutati dalla popolazione locale, hanno fatto il loro ingresso al santuario, dove li attendeva il parroco, Padre Renato. La commozione ha preso i presenti, al vedere i pellegrini, di ogni età e condizione, percorrere in ginocchio la navata del Santuario per giungere all’altare che porta intarsiato il monogramma della Madonna. I canti, che esaltavano la Madonna della Libera e ne invocavano la protezione, si sono susseguiti nell’alternanza del coro di voci maschili e femminili. Quasi un’ora è durata la processione dei pellegrini in ginocchio. Alla fine i sindaci dei due paesi hanno salutato i pellegrini e auspicato una continuazione di questa bella manifestazione di fede.
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