La reposizione della statua della Madonna della Libera

Pubblicato giorno 12 maggio 2016 - Vita della Comunità

La celebrazione eucaristica di lunedì 9 maggio 2016 ha avuto, nel santuario di Pratola, un carattere familiare e commosso. Un’assemblea composta nella quasi totalità di pratolani, ha salutato la “propria” Madonna con mestizia, come si saluterebbe una persona che per un tempo si sa di non poter vedere. E gli occhi di molti erano colmi di lacrime quando, al termine della eucarestia, presieduta da Padre Renato, la statua, dopo un ultimo passaggio lungo la navata principale del Santuario, è stata riposta nella sua abituale nicchia, in attesa delle celebrazioni dell’anno venturo.

L'omaggio alla statua della Vergine al termine della Messa

L’omaggio alla statua della Vergine al termine della Messa

La consapevolezza di poterla sempre pregare, di poterla andare a trovare, di poter stare in silenzioso colloquio con lei, non è stata sufficiente a impedire la manifestazione dei sentimenti profondi che legano indissolubilmente Pratola alla “sua” Madonna della Libera.

La statua della Madonna al termine della piccola processione all'interno del Santuario

La statua della Madonna al termine della piccola processione all’interno del Santuario

L’auspicio, per il resto dell’anno, è che le manifestazioni di attaccamento che si sono viste in queste settimane della festa, possano lasciare il posto a una fede che sappia coniugare vangelo e vita, nella gioiosa esperienza della Misericordia divina, sull’esempio di Maria, Madre di Misericordia.

I fedeli accompagnano la Madonna nella sua abituale nicchia

I fedeli accompagnano la Madonna nella sua abituale nicchia