Novena dell’Immacolata 2018 – II sera

Pubblicato giorno 30 novembre 2018 - Vita della Comunità

Il freddo l’ha vinta: celebrazione nel teatro dei Padri per la seconda sera della Novena dell’Immacolata, 30 novembre 2018.

L’ambiente riusciva a contenere a stento i convenuti. La vicinanza ha aumentato il calore umano, oltre quello ambientale.

Il tema era quello di Maria che mostra la via, in greco Odigitria.

Riportiamo le letture che sono state proclamate e la spiegazione della icona che ha presieduto la celebrazione.

Dal libro del profeta Sofonìa

Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele,
e rallégrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente.
Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore,
si rallegrerà per te con grida di gioia, come nei giorni di festa».

VANGELO 

Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta.

Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».

Presentazione dell’iconografiaMaria Odigitria

L’iconografia tradizionale della Madonna Odigitria è costituita dalla Madonna con in braccio il Bambino Gesù seduto in atto benedicente che tiene in mano una pergamena arrotolata (il rotolo della legge) e che la Vergine indica con la mano destra. Questa tipologia è particolarmente venerata in Russia: la Madre di Dio si fa guida del popolo cristiano presso il Figlio, che viene indicato con la mano.

Secondo la tradizione la Madre di Dio Odigitria è una delle tre icone dipinte dall’evangelista Luca quando la Vergine era ancora in vita, poi portata da Eudosia, moglie dell’imperatore Teodosio il Giovane, dalla Terra Santa al monastero di Odegon a Costantinopoli. Da questa prima icona si diffusero poi innumerevoli varianti, che si distinguevano per alcuni particolari iconografici, legati a miracoli e tradizioni locali. L’immagine più piccola che presentiamo è un affresco custodito nella chiesetta dei Cappuccini della città di Brindisi.Maria odigitria Brindisi

Le vesti della Madre di Dio sono quelle canoniche: la tunica blu (che si intravede sotto il manto), segno di umanità, e il manto color porpora, segno della regalità, una regalità di cui tutti noi, in quanto figli di Dio, siamo rivestiti. Le tre stelle sul manto (sul capo e sulle spalle della Madre) sono un antichissimo simbolo della sua verginità: prima, durante e dopo il parto.

Nell’omelia, Padre Agostino ha sottolineato la libertà della Vergine Maria, che non ha bisogno di attirare su di sé gli sguardi di ammirazione del fedele, ma indica colui che è la Via, Cristo suo Figlio.

Possiamo noi, per sua intercessione, crescere nella esperienza dell’amore del Padre, esperienza che ci porta ad agire sempre più “sconosciuti e nascosti”, come amava ripetere il fondatore dei Padri Maristi, Padre Giovanni Claudio Colin.

Panoramica sull'assemblea della celebrazione

Panoramica sull’assemblea della celebrazione