P. Sante Inselvini lascia Pratola

Pubblicato giorno 11 settembre 2016 - Vita della Comunità

Padre Sante se ne va. Lo ha annunciato durante la Messa delle 11.00 dell’11 settembre 2016, appena dopo l’omelia, all’assemblea che lo ascoltava ostentando rammarico per questa sua notizia.

Era venuto a Pratola sei anni addietro, ed era stato comandato come cappellano presso il penitenziario di Via Lamaccio, in Sulmona. Nomina che aveva abbracciato con grande convinzione, come del resto si confà alla Congregazione dei Padri Maristi, che dalla notte dei tempi hanno una sede nella Parrocchia di Pratola Peligna.

Che dire di lui? Persona disponibile, molto comprensiva. Per tutti ha sempre avuto una parola di conforto, e per tanti è stato confidente e utile consigliere, sempre seguendo la Parola di Dio, e cercando di far capire la differenza tra il bene e il male. Bisogna aver fiducia nel Signore, il quale è sempre presente in tutti noi e non abbandona nessuno, soleva ripetere. Il suo impegno per il recupero dei carcerati sulla strada di Gesù Cristo è stata opera prioritaria e il suo impegno è stato coronato da tanti riconoscimenti e manifestazioni di gratitudine che i carcerati hanno avuto nei suoi confronti.

Tra le altre cose, Padre Sante è stato promotore della fondazione del gruppo dei Laici maristi di Pratola: lo ha voluto profondamente. E ora il gruppo comincia a camminare con le sue gambe, dopo la spinta iniziale ricevuta.

Padre Sante ci lascia, se ne va, come tanti Maristi che sono stati da noi a Pratola. Lascia certamente un vuoto, ma lascia anche il suo insegnamento che rimane a noi come memoria della sua presenza.

Arrivederci Padre Sante. Si faccia rivedere se può: anche una sua capatina a Pratola ci farebbe immenso piacere.

De Renzis M.S.