La sera del 13 aprile 2019 Pratola Peligna ha vissuto un momento di grande gioia per la riapertura del suo Santuario.
Chiuso il 30 ottobre 2016 dopo le scosse di terremoto in Centro Italia, il Santuario ha visto profondi lavori di ristrutturazione che lo ha riportato alla sua agibilità ordinaria. Nello stesso tempo sono stati eseguiti lavori di restauro alla volta del Santuario stesso che è tornata al suo splendore iniziale.
Termina così il lungo periodo di “esodo” della comunità cristiana di Pratola Peligna, che era rimasta senza una chiesa sufficientemente grande: è stata accolta prima da un teatro, poi da una grande tensostruttura con tutte le difficoltà possibili e immaginabili (soprattutto in inverno).
Il 13 aprile tutta Pratola era presente. Il Santuario, illuminato a festa, alla presenza del Vescovo Mons. Michele Fusco e di molte autorità del luogo, ha accolto di nuovo la comunità cristiana e la statua della Madonna della Libera che, tra la commozione generale, è rientrata finalmente nella sua casa!
I lavori di ristrutturazione all’interno del Santuario non sono ancora terminati. Le navate laterali sono ancora chiuse, ma è disponibile la grande navata centrale e il transetto, cosa che ci permette adesso di riprendere le nostre attività normali.
Tra pochi giorni rivivremo la Pasqua nel nostro Santuario e ai primi di maggio celebreremo con gioia rinnovata la solenne Festa della Madonna della Libera!
Riportiamo di seguito un passaggio particolarmente significativo del discorso del Vescovo, Mons. Michele Fusco:
Entrando in questo Santuario della Madonna della Libera si resta estasiati di fronte alla bellezza del luogo. Ci ricorda la fede dei nostri antenati, di tante generazioni che hanno realizzato tutto questo per esprimere la loro lode al Signore e alla Madre di Dio.
Di fronte a tanta bellezza, espressa nell’edificio e nelle forme artistiche, si comprende che c’è una via della bellezza, capace di toccare il nostro cuore e di elevare il nostro spirito verso l’alto. Questo edificio restaurato ci lascia incantati tanto da farci salire verso l’alto, verso Dio. Ci parla con la sua bellezza e ci apre verso ciò che è invisibile agli occhi.
Questa è la casa dove Dio abita, dove possiamo trovarlo, incontrarlo e ascoltarlo. Qui si viene per adorare ciò che è invisibile agli occhi ma visibile al cuore. Qui si viene per affidare la nostra vita, le nostre storie fragili, i nostri deboli passi a Colui che può dare senso ala nostra esistenza, che motiva il nostro pellegrinare e volgere lo sguardo alla Madre che ci abbraccia e ci consola. Questo è il luogo dove la Comunità dei credenti trova casa, dove vive la famiglia dei figli di Dio, è la casa dove la Comunità si ritrova per celebrare tutti gli avvenimenti più importanti dall’inizio della vita fino al momento del saluto verso l’eternità. E’ la casa della fraternità dove si rafforzano i vincoli di comunione tra i fratelli, dove attingiamo forza per perdonaci gli uni glia altri. E’ il luogo dell’accoglienza reciproca. Qui siamo tutti fratelli figli dello stesso padre.
Questa è la casa di Maria dove possiamo trovare protezione, a lei affidiamo ogni pianto e dolore, ogni tristezza e angoscia, stretti tra le sue braccia la invochiamo perché asciughi le lacrime e porti al Figlio suo le nostre preghiere.
Vi auguro che l’apertura della chiesa possa diventare un momento di grazia, per rafforzare la nostra fede verso il Signore ed i nostri legami di fraternità.
Anche il Sindaco di Pratola, Antonella Di Nino esprime tutta la sua gioia e la soddisfazione di tutti i Pratolani nel veder riaperto il Santuario e si augura che presto possano continuare i lavori che ancora sono necessari per la completa messa in sicurezza dell’edificio, lavori di cui il Comune di Pratola è stato designato come ente attuatore.
L’Ing. Paolo Petrella spiega in poche parole ciò che è stato fatto nel Santuario: dalla messa in sicurezza della volta al rinforzamento dei pilastri e degli archi. Tutti interventi accuratamente studiati ed effettuati secondo le tecniche più innovative, in collaborazione anche con l’Università di Perugia.
A nome della Sovrintendenza alle Belle Arti, che ha seguito con attenzione tutto il processo dei lavori, sono intervenuti l’Arch. Giuseppe Di Girolamo, la Dott.ssa Angela Colangelo e il Responsabile Unico del Progetto, Arch. Sergio Liberatore.
Particolarmente toccante il momento della accensione delle luci che illuminano a giorno la volta del Santuario: sorge spontaneo da tutta l’assemblea un convinto applauso. La volta è stata completamente restaurata e ripulita dalle molte scorie del passato e ora risplende, bellissima, lassù in alto a dare nuova luce a tutto l’edificio. Gli affreschi di Patini e Tedeschi risplendono di vita nuova.
Intervengono le restauratrici, Serena Brioli, Wilma Di Luigi e Maria Chiara Tonucci. Serena spiega gli interventi che sono stati eseguiti, mettendo in evidenza che il restauro è consistito solamente nella ripulitura delle opere senza praticamente toccare i colori.
Padre Renato ringrazia tutti coloro che, a vario titolo e in vario modo, hanno collaborato alla riapertura del Santuario (BCC di Pratola Peligna, Ditte Ricci e Edil Sari, operai, elettricisti, collaboratori del Santuario, donne delle pulizie…), scusandosi anche con coloro che può aver dimenticato.
E si spalanca il portone della Chiesa ed entra, portata dai collaboratori del Santuario, la statua della Madonna della Libera. Era stata per due anni e mezzo fuori di casa, nomade come tutta la comunità cristiana. Ora rientra solennemente, accolta dagli applausi e dalle lacrime dei numerosi fedeli che sono intervenuti e dal canto “Evviva Maria”. Fa fatica ad avanzare, stretta nella ressa della gente. Quando finalmente viene posta davanti all’altare, il Vescovo la incensa e recita, a nome di tutti, una preghiera. Poi l’omaggio canoro dei pratolani Maurizio Pace e Lisa Capano che, accompagnati all’organo dal Maestro Italo Di Cioccio, anch’egli di origini pratolane, cantano l’Ave Maria.
Quando finalmente la statua viene posta sulla mensola a fianco dell’altare, comincia la Celebrazione Eucaristica della Domenica delle Palme. Insieme al Vescovo, ci sono i Padri Maristi di Pratola e alcuni sacerdoti delle parrocchie vicine a noi.
Fuori, la Piazza si anima. La facciata illuminata del Santuario (illuminazione voluta e finanziata dal Comitato 2018 nella persona del Sig. Ennio Bellucci e realizzata dalla Ditta Coccovilli) rischiara la notte ormai imminente. È presente anche la Banda di Pratola, che ha accompagnato la Madonna al suo rientro e sta preparandosi per il concerto che tra poco terrà nel Santuario quale omaggio conclusivo di questa giornata speciale dedicata alla riapertura del Santuario.