“Sabato della Misericordia”: sesto incontro

Pubblicato giorno 12 giugno 2016 - Vita della Comunità

Consigliare i dubbiosi: questo il tema del sesto “Sabato della Misericordia” che si è celebrato l’11 giugno 2016, preparato da alcuni fratelli della Comunità Neocatecumenale.

Tema difficile, ma centrale nella vita di ciascuno di noi, alla ricerca di punti fermi per la propria condotta e le proprie scelte.

Tema che attraversa tutto il Primo Testamento, con una varietà impressionante di interventi. Profeti, salmi, libri sapienziali si esprimono su questo argomento, mettendo in guardia sul cattivo consigliere/amico. Ne risulta una varietà di informazioni e precauzioni da prendere. Ma ancora non emerge positivamente come arrivare a dare un consiglio a chi è nel dubbio.

Il profeta Ezechiele, nel brano che è stato scelto dall’équipe che ha preparato la celebrazione, invitava a riflettere sulla dimensione sociale ed ecclesiale di questa opera di misericordia: il profeta, come una sentinella, deve mettere in guardia il malvagio sulla condotta che sta tenendo. Tacere, sarebbe una grave responsabilità che ricadrebbe sul profeta, e di cui Dio chiederà conto.

San Paolo, in un passo della prima delle lettere che scrive ai cristiani di Corinto, ricorda loro come i battezzati, possedendo lo Spirito di Cristo, possono giudicare le cose dello spirito. Chi vive infatti della grazia donata attraverso il primo dei Sacramenti della iniziazione, può giudicare persino delle cose di Dio. Il vangelo poi, riportando le parole di Gesù sulla ovvietà che un cieco non può guidare un altro cieco, ci invita ad essere prudenti, per guardare prima la trave che si trova nel nostro occhio. Solo allora saremo in grado di scorger la pagliuzza che c’è nell’occhio del fratello. La misericordia vissuta, ci mette in grado di guardare con misericordia le debolezze degli altri figli dello stesso Padre, Dio.